Lettera di Eleonore, una nostra cliente Francese della filatura, che vogliamo condividere

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Carissimi,
Oggi mi interrogo e mi chiedo come fare..
Quale dovrebbe essere la reazione quando vedi una rete industriale che va in pezzi, quando il know-how scompare e le persone, i lavoratori vengono lasciati indietro?

Di recente io e Franca Guido siamo andati in Italia per incontrare un attore della filiera della lana: la Carbofin Srl, un’azienda vicino Prato, in toscana che lava e carbonizza questa bellissima materia prima naturale.

Questa azienda mi era stata raccomandata da una filatura italiana, l’azienda Filarte, come il posto migliore per lavare la lana sucida e come unica realtà in grado di fornire questo servizio partendo da piccole quantità.

Questa azienda, che impiega una decina di dipendenti, e ha più di cinquant’anni di esperienza nella cura della lana grezza proveniente dall’Europa e dall’estero, chiuderà per sempre tra poche settimane dopo aver eseguito gli ultimi ordini.

Queste sono le conseguenze di un arresto totale durante il lock-down, un riavvio difficile e una scarsa assistenza governativa. Oggi le capacità di lavorazione di purga e carbonizzazione, circa 25 tonnellate al giorno di lana grezza, non vengono sfruttate appieno, quindi l’azienda si vede costretta a chiudere.

Conoscendo la crisi che sta affrontando l’industria della moda, non ci si sorprende del fatto che tutti gli anelli della catena siano influenzati, compresi quelli che non conosciamo o che sembrano lontani: contadini, allevatori e anche i primi trasformatori.

Sono poche le aziende di lavaggio della lana di dimensioni industriali in Europa e solo due unità di carbonizzazione, tra cui Carbofin Srl.

La perdita di una manifattura così importante ha un impatto sull’intera catena di fornitura in Italia ma anche molto probabilmente in Francia e in Europa, dove molti marchi e produttori si affidano e riforniscono nella filiera tessile italiana.

Un’infrastruttura per la purga e la carbonizzazione della lana non fornisce solo alle filature lana pulita e pronta per la creazione di filati di alta qualità, ma rifornisce anche industrie che valorizzano la lana nei materiali da costruzione, materassi, decorazioni, ma anche cura della casa e nella cosmesi attraverso l’estrazione di sottoprodotti come lanolina.

Abbiamo visto 1083 dare una seconda vita a Tissage de France e al sogno di vedere questa azienda salvata da uno o più attori o dalla filiera del tessile e della moda, riusciremo a fare qualcosa anche per la Carbofin?