ananas
Della pianta dell’ananas di cui tutti conosciamo il suo frutto dolce e gustoso non si sa molto altro. La produzione infatti si concentra principalmente solo sul frutto. Immediatamente dopo raccolta della “pigna”, la pianta viene smaltita dai coltivatori spesso semplicemente bruciandola, ma così facendo delle potenziali buone fibre con cui produrre filati e tessuti vengono sprecate: la fibra dell’ananas si estrae dalle foglie della pianta!
L’ananas viene coltivata principalmente nei paesi subtropicali, tra cui Filippine, Taiwan, Brasile, Hawaii, India, Indonesia e Indie occidentali. Tuttavia, tradizionalmente, la produzione di fibre tessili da foglie di ananas va attribuita alle Filippine. Durante il diciannovesimo secolo, il tessuto ricavato dalle foglie del dolce frutto era molto richiesto, non solo nelle isole di provenienza, ma in tutto il mondo. Quando però i tessuti in cotone molto più economici sono diventati popolari, la sua produzione è cessata e il tessuto in fibra d’ananas è quasi scomparso. Fino a pochi anni fa questa fibra era quasi impossibile da trovare e veniva ancora lavorata solo in qualche zona rurale da una manciata di anziani tessitori che hanno continuato a lavorarla part-time non per sussistenza ma per non perdere una tradizione lunga secoli. Da qualche anno, grazie ad un ritrovato interesse verso le fibre naturali e tradizionali, si è ricominciato a parlare di fibra e tessuti di ananas e grazie ad un rinnovato interesse verso questa fibra, alcuni produttori locali hanno ripreso a commercializzarla.
La fibra di ananas è tra le fibre cellulosiche più sottili che esistano tanto che comunemente si parla spesso infatti di seta d’ananas: da questa fibra si producono tessuti con un aspetto simile al lino ma con una elevata lucentezza. Morbida e brillante è naturalmente di colore bianco o avorio. I filati e i tessuti che si ottengono sono inoltre leggeri, traspiranti, resistenti e facili da lavare.
le altre fibre




















