Si parla con tanta superficialità di antibatterico o antivirale in questo periodo storico, e ci siamo accorti che c’è davvero una gran confusione su cosa sia in effetti un virus o un batterio. Noi, che in Maeko utilizziamo fibre con caratteristiche antibatteriche proviamo fare un’istantanea e rimettere le cose al loro posto.
I virus sono microorganismi estremamente piccoli, visibili solo al microscopio elettronico, non sono in grado di riprodursi autonomamente, ma possono farlo esclusivamente all’interno di cellule. La resistenza dei virus nell’ambiente è estremamente bassa, anche se alcuni possono sopravvivere a lungo. Non tutti i virus possono essere combattuti efficacemente con i farmaci e altri ancora si osteggiano grazie alla vaccinazione specifica.
I batteri sono dei microrganismi unicellulari, sono più grandi dei virus e sono visibili utilizzando il microscopio ottico, sono in grado di riprodursi autonomamente. I batteri sono comunemente presenti su tutte le superfici e non provocano necessariamente danno anzi, spesso la loro presenza è utile per lo svolgimento di alcune funzioni metaboliche e per il rafforzamento delle difese immunitarie.
Mentre altri tipi di batteri, definiti patogeni, possono essere davvero aggressivi e danneggiare i tessuti e gli organi, causando gravi infezioni batteriche che possono essere curate con gli antibiotici.
Da sempre la natura si è dovuta difendere da attacchi esterni, sia molto grandi che molto piccoli. Molte piante, ma non solo, possono infatti venirci in aiuto da questo punto di vista e conoscerne le caratteristiche può aiutarci anche nella scelta delle fibre delle cose che indossiamo quotidianamente.
Ecco alcune delle fibre che utilizziamo per la creazione di filati e tessuti che hanno proprietà naturalmente antibatteriche: Canapa, Ortica, Crabyon, Alga, Filati di Rame o Argento.
Canapa: L’alta concentrazione di cannabinoidi non psicoattivi in molte varietà di cannabis sativa rende facilmente disponibili agenti antibatterici in grado di fronteggiare la resistenza ai farmaci dello Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) e di altri batteri patogeni.
Ortica:La coltivazione della pianta dell’ortica, grazie alla sua alta resistenza ai patogeni e alle proprietà urticanti, non richiede l’utilizzo di diserbanti e anti-parassitari. Quando trasformata in fibra perde le proprietà urticanti, ma rimangono invariate le sue proprietà antibatteriche.
Crabyon: Fibra recente creata dall’azienda giapponese Omikenshi. Il processo produttivo prevede la frantumazione dei gusci di crostacei provenienti dall’industria alimentare e la miscelatura con la cellulosa, senza l’impiego di solventi. Questo metodo rende disponibili il Chitin ed il Chitosano, sostanze dotate di innumerevoli proprietà igienico-sanitarie. Stiamo parlando di una fibra tessile che, oltre ad essere antibatterica e antimicrobica, è emostatica, completamente biodegradabile, anallergica, ecologica e biocompatibile.
Filato d’alga: Le proprietà uniche delle alghe aiutano a proteggere la nostra pelle dalle influenze ambientali dannose a cui siamo esposti quotidianamente. Le alghe sono naturalmente antibatteriche ricche di sostanze essenziali come vitamine, oligoelementi, aminoacidi e minerali.
Filati di Rame o Argento: Il loro utilizzo, come quello di altri metalli preziosi per il nostro organismo, hanno una storia molto antica. oltre alla fortissima proprietà antibatterica, incorporare un filo di rame o argento a qualunque progetto tessile apporta numerose caratteristiche tecniche, legate al mondo del benessere.
Conoscere e capire il mondo che ci circonda ci può aiutare a fare scelte migliori per noi e per i nostri cari ogni giorno, rendendoci persone consapevoli e di conseguenza più libere.